La Villa
Villa Acquaderni
La tradizione che incanta
La Dimora è immersa in un incantevole giardino, con terrazze, nicchie romantiche e una splendida fontana in pietra; un luogo d’eccellenza per dar vita a un’esperienza unica e memorabile.
Elegante, raffinata e accogliente
L’arredamento della Villa riflette la meticolosa attenzione ai dettagli, l’eleganza e la raffinatezza per cui Villa Acquaderni è da sempre rinomata.
Un set fotografico naturale e un palcoscenico straordinario in cui l’arte, il valore della tradizione e il lavoro degli antichi maestri artigiani si fondono con le istanze più moderne, per offrire ai suoi ospiti un viaggio di indiscusso pregio attraverso lo splendore di un tempo compiuto e le emozioni di quello ancora da scrivere, proprio come il più bello degli amori.
Una nobile storia di amore, vocazione e coraggio
La storia di Villa Acquaderni inizia nel XVII secolo.
La Dimora fu costruita a metà del 1600 con l’intento iniziale di portare ristoro ai frati pellegrini viandanti tra Modena e Firenze.
Nel corso dei decenni la Villa passò di proprietà tra diverse famiglie bolognesi, fino ad approdare, nel 1700, alla famiglia Rusconi Alberghini che ne divenne proprietaria.
Nel 1854, Giovanni Acquaderni sposò Maria Rusconi Alberghini, unica discendente di una stirpe di marchesi molto noti in Bologna e legati al Pontefice Romano.
Giovanni Acquaderni era un personaggio illustre ed eclettico, attivo nell’ambiente culturale bolognese e molto vicino alla Chiesa, per la quale si adoperò come laico per tutta la vita.
Un luogo da sempre votato al sentimento
Giovanni e Marietta, così amava chiamarla lui, ebbero una famiglia numerosa, florida e unita in un amore onnipresente e illuminato, fatto di condivisione e partecipazione in tutte le attività e le opere in cui Giovanni si prodigava.
Descritta più volte da Giovanni nelle sue lettere, Villa Acquaderni fu la dimora estiva della famiglia.
Tra quelle mura e in quei giardini la famiglia vi trovava un ristoro particolare, per l’atmosfera accogliente e pacifica e per il clima buono, salubre e dalla straordinaria gradevolezza, soprattutto durante i mesi più caldi.
Villa Acquaderni, detta anche Villa Rio Verde per la vicinanza all’omonimo corso d’acqua, come tutte le terre circostanti, i poderi e le proprietà che da Sasso Marconi salivano verso Mongardino, passarono in dote alla famiglia, che da allora le prese in carico e le fece vivere, tramandandole alla stirpe fino al giorno d’oggi, in cui la sesta generazione opera con immutata passione e rispetto.
Attraversare la storia conservando le storie da raccontare
Dopo gli anni felici della seconda metà dell’800, la Villa ha anche vissuto l’epoca drammatica delle guerre mondiali.
Durante la seconda guerra, la dimora fu occupata da una brigata delle SS tedesche, per la sua posizione strategica ed estremamente favorevole come punto di osservazione e di battaglia antistante la linea gotica.
Dal dopoguerra in poi, tutta la proprietà è stata recuperata, restaurata e mantenuta con cura e passione dalla famiglia Acquaderni.
La Villa oggi, tra natura, bellezza e infinite suggestioni
La Villa ha una pianta quadrata e rappresenta un classico esempio di villa signorile bolognese, con loggia centrale finemente decorata, balcone in stile liberty e il caratteristico viale posto in asse con l’ingresso principale della dimora.
La proprietà gode di un’ubicazione invidiabile, circondata da una natura generosa e pittoresca.
Il Giardino, molto ampio e ben curato, ha al centro un prato a forma di cuore con la sua romantica fontana in pietra protetta da un bordo di siepe di bosso.
Piante d’alto fusto dai magnifici colori e dai possenti rami circondano il Parco e la Villa, creando l’effetto di un anfiteatro naturale che avvolge l’insieme sia visivamente che acusticamente.
Tutto ciò contribuisce a rendere oggi Villa Acquaderni una delle più suggestive ed eleganti location nella cornice colli bolognesi, ideale per ospitare eventi, banchetti, cerimonie e matrimoni.
La grande quercia
L’indiscussa protagonista dei giardini è la maestosa Quercia secolare, una roverella di specie non identificata ma censita al numero 100 delle piante monumentali dell’Emilia-Romagna, che con la sua forma, la leggerezza della sua chioma e la sua imponenza esprime un portamento unico.
Un antico nume tutelare della Villa, frondoso e potente, che cinge l’ambiente circostante per proteggerlo e nutrirlo con la propria vivificante energia.